Nel XIII secolo i frisoni iniziarono a scrivere le loro consuetudini giuridiche in volgare. Un genere importante all'interno di queste leggi è il cosiddetto “registro delle compensazioni”, un lungo elenco, che indica in modo spesso minuzioso, quanto doveva essere pagato per riparare a un danno fisico o sociale inflitto a un altro frisone. Ogni frisone libero valeva una somma di denaro, chiamata wergild (compenso di un uomo). Per risarcire un uomo ucciso, doveva essere pagato l'intero wergild. Le ferite minori venivano calcolate in relazione all'intero wergild, ad esempio gli occhi cavati e le mani o i piedi mozzati corrispondevano a mezzo wergild. Questa usanza legale non era limitata ai Frisoni, ma prevaleva tra tutte le tribù germaniche. Si trova già nelle Leges barbarorum, leggi che furono composte tra le tribù germaniche del periodo tardo-antico e altomedievale che avevano invaso l'ex territorio romano.